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Intervista a Francesco Dolfo: paralleli artistici tramite scatti fotografici [IT&EN]

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  *L'INTERVISTA E' UN'ESCLUSIVA DI CICCHETTI D'ARTE* 1- Tra i luoghi in cui lei ha lavorato, quale l’ha colpita maggiormente e perché? Sono sempre affascinato dalla gentilezza delle persone che il più delle volte si riflette nel calore/ accoglienza dei luoghi. Mi risulta difficile dirne uno, in genere se decido di fare delle foto è perché c’è una predisposizione e delle buone intenzioni 1- Considering the places where you have worked, which one impressed you the most and why?  I’ve  always been fascinated by the kindness of people that most of the times was a reflection of the  warmth and hospitality of the places. It is difficult to me to just chose one, in general if I decide to shoot somewhere is because there are good predispositions and intentions. 2- Quando deve realizzare uno scatto, da quale elemento inizia la composizione e come si sviluppa? Osservazione//Studio/Click 2- When you have to realize a photo-shoot, from which element do you start your composition...

Intervista a Caterina Notte: foto come visioni di forza femminile

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  L'INTERVISTA E' UN'ESCLUSIVA DI CICCHETTI D'ARTE 1- Lei ha intrapreso la sua carriera da artista fotografa mentre studiava Economia all’Università La Sapienza. Cosa è stato di preciso a spingerla ad intraprendere questo percorso? E' stato un percorso abbastanza lineare a modo mio, ho scelto Economia perché ero affascinata dai pensieri e dalle teorie economiche che partono dall'individuo per arrivare alla collettività, che esplorano i bisogni e le necessità dell'essere umano in funzione della sua perenne ricerca del piacere e della felicità. Frequentavo la sala computer dell'Università e lì c'era uno scanner che ho cominciato a usare per scansionare dei miei autoritratti e un giorno ho avuto l'idea di scansionare direttamente il mio corpo dal vivo, così è nato Genetics, il mio primo lavoro: rappresentazioni del mio doppio o dei miei doppi, che ricostruivo digitalmente e pittoricamente al computer dopo essermi scansionata in pezzi sul piccolo sc...

Nicola Bigliardi presenta il suo libro "Lo spiritoso nell'arte" [IT&EN]

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  L'INTERVISTA E' UN'ESCLUSIVA DI "CICCHETTI D'ARTE" Se vuoi comprare il libro di Nicola clicca qui 1- Lei è l’autore di ‘Lo spiritoso nell’arte’. Cosa o chi le ha fornito l’ispirazione per l’ideazione del suo romanzo? Era da tempo che avevo intenzione di scrivere un libro che potesse essere un ottimo strumento di avvicinamento o di approfondimento dell’arte contemporanea sia per i profani, che per gli adepti dell’arte. Di certo la quarantena della scorsa primavera mi ha permesso un isolamento dal mondo, necessario se si vuole fare qualcosa. In questa quarantena ho divorato libri, film, album musicali, bacchette (suono la batteria ndr) quindi una certa influenza sulla scrittura e su di me l’avranno avuta senz’altro. Forse. 1- You are the author of ‘Lo spiritoso nell’arte’ (The humorous in art). What or who gave you the inspiration for the ideation of the novel? It had wanted from some time to write a book that could be a good instrument to approach or deepen t...

Intervista a Guido Daniele - l'arte "selvaggia" che trasforma il corpo [ITA&EN]

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L'INTERVISTA E' UN'ESCLUSIVA DI "CICCHETTI D'ARTE" 1- Lei ha vissuto per un periodo in India, dove è entrato in contatto con la  pittura sacra tibetana. Cosa l’ha più colpito di questa tipologia d’arte, ed in  che modo l’ha influenzato? Intendiamo non sono sul piano artistico, ma anche quello umano.    Nei primi anni 70 noi giovani ( io sono nato nel 1950 ) eravamo attratti dalle discipline orientali e partivamo in autostop o con i mezzi locali.   Io sono partito per l’India per apprendere e praticare l’arte delle miniature Kangra in Rajastan e la pittura   delle Tankas Tibetane a Dharamsala, nel villaggio dove si sono rifugiati i fuggiaschi tibetani con Sua Santità   il Dalai Lama, quando i cinesi hanno invaso il Tibet nel 1950. Sono stato accettato come allievo dal Maestro   Champala e per 3 anni sono andato x i 3 mesi estivi ad apprendere la pittura delle Tankas. Il Maestro non voleva danaro, ma solo qualche regalo come thè e burro salat...